Formazione anti-Sicula Leonzio: le possibili scelte di Novellino
Mischia il suo mazzo, il giocatore di carte. E lo fa con tutta la sua maestria, la sua invidiabile esperienza: ce lo immaginiamo così Walter Novellino, alla ricerca di quella carta che possa dare delle risposte, magari definitive.
E la carta da giocare contro la Sicula Leonzio potrebbe essere rappresentata da un piccolo ritorno alle origini, a quel 4-3-3 visto nella gara d'esordio dello stesso tecnico ex Avellino.
Premesso che in difesa tornerà Silvestri, affiancato a sinistra da Marchese e al centro Aya, con Calapai sulla fascia destra, nel centrocampo etneo potrebbe rivedersi il capitano Biagianti. Un ritorno semplicemente fondamentale, quello del numero 27, che si allena in gruppo da inizio settimana e, qualora dimostrasse di poter giocare dal primo minuto si andrebbe a collocare in mediana insieme a Lodi e magari Llama mezzala di sinistra, apparso leggermente più in palla dei compagni, in Puglia.
Occhio anche all'opzione Biagianti davanti alla difesa, con Llama comunque a sinistra e l'inserimento di Bucolo (che gamba comunque dato garanzie) a destra, dando un turno di riposo a Lodi.
Nel tridente offensivo potrebbe agire Manneh, che non si vede dal 1' proprio dalla partita contro il Potenza, in cui fu comunque tra i più pericolosi.
A destra prevista un'altra occasione per Sarno, che dovrà mettere tutta la sua tecnica al servizio della squadra, come sottolineato a più riprese e in maniera chiara dall'allenatore campano, voglioso di farne il vero jolly del suo mazzo.
E la punta? La situazione Marotta appare in fase di stallo, visto il suo mancato utilizzo nell'ultima trasferta pugliese, e non sembra candidato a scendere in campo, per lo meno dall'inizio.
Curiale non riesce ancora a tornare decisivo, malgrado domenica scorsa abbia creato l'unica occasione da gol dei rossazzurri. Un'altra occasione sprecata, e pare anche un'altra panchina contro la Sicula.
Dovrebbe essere dunque Di Piazza il terminale offensivo titolare sabato pomeriggio: la speranza è che possa tramutare in cattiveria agonistica tutta la rabbia sfogata in occasione del gol contro il Bisceglie, due settimane fa.