Novellino riflette, le sue parole sono chiare. All'orizzonte scelte importanti?
Catania sconfitto per la seconda volta al Massimino, Catania che si arrende per l'ottava volta in stagione, Catania che dimostra che la sconfitta di Reggio non è stata un passo falso, ma frutto di una problematica irrisolta (forse da anni). Adesso probabilmente è il momento di scelte importanti, di decisioni cruciali che possano orientare in un modo positivo un finale di stagione che ad oggi ha contorni scuri. Partiamo dalle parole spese da Novellino nella conferenza post partita: "adesso sta a me, starà a me fare le scelte giuste su persone che credono, altrimenti si fanno solo chiacchiere". Parole che, tra l'amarezza per il risultato e l'incredulità per la prestazione, denotano come la pazienza del tecnico sia arrivata al limite.
Il lavoro mentale svolto durante la mini sosta non ha prodotto i frutti sperati, così come non li hanno prodotte le scelte e le parole volte a responsabilizzare ulteriormente i giocatori. Ecco perchè probabilmente i prossimi giorni e la prossima partita rappresenteranno l'ultima chiamata per quegli elementi non considerati mentalmente utili alla causa. Chi non dimostrerà applicazione, coraggio nel pressare (alzando il baricentro) e nel provare la giocata, ma allo stesso tempo la giusta umiltà potrebbe essere messo da parte, con il tecnico pronto a prendere anche una posizione forte se necessario.
Del resto dopo averle provate tutte dal punto di vista tattico, dopo aver visto tantissimi giocatori (giovani, di categorie superiore, esperti, già vincenti nella categoria), non resta forse che provare anche questa via. C'è chi ha fatto le sue recenti fortune con scelte decise e rischiose, vedi tre anni fa Gasperini con l'Atlanta che dal rischio esonero con la 'rivoluzione giovanile' arrivò in Europa, ma c'è anche chi ha pagato a caro prezzo il proprio polso. Lo spogliatoio, il gruppo ha poi sempre l'ultima parola e ogni scelta causa ripercussioni il cui esito spesso è imprevedibile. Vedremo cosa succederà, ma adesso probabilmente sono tutti (o quasi) sulla corda, una corda tesa che rischia di spezzarsi.