Ezio Capuano a Catanista: “Domenica faremo la nostra partita. Lo Monaco? Vi dico io”
Intervenuto nel corso della puntata di Catanista News su Radio Fantastica, l’allenatore del Rieti Ezio Capuano ha parlato della sfida del Massimino di domenica, delle difficoltà della serie C e del suo rapporto con Pietro Lo Monaco.
“Il Rieti non ha raggiunto un obiettivo, ma ha fatto qualcosa di faraonico. Solo il Trapani ha fatto più punti di noi, nonostante le penalizzazioni, quindi mi sento di dire che è stato fatto davvero qualcosa di eccezionale soprattutto nel girone di ritorno, dove abbiamo fatto 26 punti. Al Massimino cercheremo di fare una partita degna, come fatto a Castellammare, a Bisceglie e con il Monopoli in casa. Farò giocare quelli che fin qui hanno avuto meno minuti a disposizione, questo si, ma verremo a giocare in uno stadio storico in cui molti dei miei ragazzi forse non torneranno più, con un allenatore fuori categoria e sapendo di affrontare una grandissima squadra. Detto questo ribadisco che noi faremo la nostra partita, avremo la me te sgombra e farebbe piacere a tutti chiudere la stagione con un risultato positivo a Catania. Bisogna essere onesti: un conto è la pressione di Rieti, un’altra è quella del Massimino. Non voglio assolutamente difendere i calciatori del Catania, è chiaro che tutti si aspettassero qualcosa di più dai rossazzurri e onestamente pensavo che avrebbe vinto il campionato con estrema tranquillità. Non so cosa sia accaduto nel dettaglio, essendo lontano dalle vicende etnee, ma certamente c’è una pressione diversa da quasi tutte le altre piazze della serie C. I play off però rappresentano un’opzione diversa, e per questo il Catania mi sembra avvantaggiato in questo senso: non c’è stata quella delusione che ti ha scosso, magari per un discorso relativo al primo posto, quindi credo che la squadra possa arrivare tranquilla ai play off guidata da un allenatore navigato che sicuramente sa affrontare dinamiche del genere. Credo che, ad esempio, squadre come il Piacenza o Entella possano risentire di un’eventuale delusione per aver perso il primo posto del proprio girone. Conosco Pietro Lo Monaco da trent’anni, è una persona dai sani principi e molto passionale, ama questo mestiere e vive per il risultato esattamente come me. Un allenatore è responsabile del risultato della propria squadra tutte le settimane, così come un dirigente, e credo che Lo Monaco fosse realmente convinto che il Catania potesse vincere il campionato anche se poi qualcosa è andato storto. Ma cosa si può dire a un dirigente del genere? Ha costruito una buona squadra, ha preso un allenatore che l’anno scorso ha vinto il campionato per poi cambiarlo con uno dei migliori sulla piazza. A lui cosa possiamo dire? Le ha provate tutte, ci ha messo tutto l’impegno del mondo, credo non gli si possa dire davvero niente”