Editoriale: improvvisamente Lodi
Il calcio è strano, pazzo, incomprensibile e stupidamente amabile. Il Trapani ha dominato per oltre sessanta minuti, ha trovato meritatamente due gol e non ha vinto. Il Catania ha rincorso, difeso male, andato in balia, e ha raggiunto un pareggio che, per come è arrivato, ha il sapore della vittoria. Tutto e il contrario di tutto. Il gioco di squadra contro l'arrembaggio disperato, la collettività contro la giocata del singolo, e quel singolo ha il nome di Francesco Lodi. Un rigore perfetto, ma soprattutto un'invenzione da centrocampo degna di palcoscenici lontani anni luce dalla Serie C.
In tanti si chiedevano quale potesse essere la risposta del Trapani dopo un mese di stop, dopo i tanti rumors a livello societario e le condizioni fisiche non ottimali di alcuni elementi, beh la risposta è stata condensata nel destro pazzesco con cui Tulli ha accarezzato il palo e insaccato la rete. Per oltre un'ora di gioco più dinamismo, più voglia di provarci e idee più chiare, poco da aggiungere e tra l'altro poco da fare per i rossazzurri, incapaci di inescare la fantasia di Sarno, né di pressare con compattezza finendo per rincorrere sempre gli avversari. Un primo tempo che ha rispecchiato quanto visto in campionato proprio in terra etnea con la squadra di Italiano perfetta e padrona assoluta del campo e con un Catania limitato alla fase difensiva. Unica differenza? Il parziale. La traversa di Evacuo colpita su rigore è stata spazzata via dalla magia di Tulli. Del resto che il Trapani avesse un'identità precisa lo si sapeva, che fosse necessario un maggior coraggio da parte del Catania, anche. Però, come dicevamo, il calcio a volte un senso non ce l'ha, e a dimostrarlo è stato Lodi che in un mare di nubi ha riacceso la speranza. Coraggio, servirà coraggio, quel coraggio di Baraye che nonostante l'errore sul gol di Ferretti ha spinto senza sosta, quel coraggio con cui la panchina rossazzurra ha deciso di schierare Lodi e Llama in mezzo al campo, quel coraggio che è indispensabile per trovare un miracolo. Certamente per ciò che si è visto oggi la fiammella rossazzurra non è così energica, servirà un'impresa, un qualcosa di inimmaginabile per la solidità del Trapani in sessanta minuti, ma negli ultimi venticinque in pochi hanno visto i granata in campo. Insomma le percentuali sono ovviamente in favore di Nzola e compagni, ma il Catania deve provarci con quella pazza, arrembante voglia che nel finale ha messo in crisi gli avversari. Infine un plauso enorme ad un pubblico incredibilmente passionale e unico a livello nazionale e probabilmente degno di palcoscenici anche internazionali. [contact-form][contact-field label="Nome" type="name" required="true" /][contact-field label="Email" type="email" required="true" /][contact-field label="Sito web" type="url" /][contact-field label="Messaggio" type="textarea" /][/contact-form]