Giornata decisiva? In realtà decisivo il coronavirus. Ecco perchè Pulvirenti ha più tempo...
Giornata decisiva quella di oggi? Ni; sarebbe più corretto dire periodo decisivo, cioè quello coinciso con il coronavirus. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione negli scorsi giorni e confermato con il Cda, infatti, l'ancora di momentanea salvezza per la proprietà non sarebbe arrivata oggi, ma piuttosto l'8 aprile con il 'Decreto Liquidità'. Quando negli scorsi giorni abbiamo parlato di norme che potevano permettere una dilatazione temporale per poter analizzare le possibili offerte facevamo riferimento proprio alla possibile interpretazione dell'Articolo 6, sulle 'Disposizioni temporanee in materia di riduzione del Capitale'. Facciamo un passo indietro. Quando una società chiude in perdita l'esercizio, in base all'entità della stessa perdita rispetto al capitale sociale, ha l'obbligo tramite una ricapitalizzazione di riportare il capitale ad un livello minimo consentito. Se ciò non avviene la società non può continuare ad operare ed è costretta allo scioglimento.
Ecco perchè, vista la situazione del Catania in cui era necessaria una ricapitalizzazione, però non possibile, l'Articolo 6 arriva in aiuto poichè sospende ogni causa di scioglimento fino al 31 dicembre 2020. Questo per quanto riguarda il rischio principale vissuto negli ultimi giorni, ma oltre a ciò, in ottica Finaria, lo stesso decreto all'Art. 9 concederebbe una proroga di 3/6 mesi in materia di concordato e accordi di ristrutturazione che potrebbero allungare quei 60-120 giorni del concordato in bianco. Quel tempo di cui abbiamo più volte parlato, dunque, ma che non evita i problemi che puntualmente potrebbero riproporsi dopo la fine di questo periodo, quando la "normalità" tornerà con la sua criticità. Insomma la situazione relativa al coronavirus più di ogni altra cosa ha per ora aiutato Pulvirenti ed il Catania, ma l'obiettivo prioritario rimane inevitabilmente quello della cessione, con più tempo magari per attendere ulteriori offerte.